Scuola 2021/2022, chi tornerà in classe per primo e chi per ultimo
La prima campanella sarà spalmata su ben due settimane. Si parte a Bolzano i primi di settembre, chiudono Puglia e Calabria quasi a ottobre
Ci siamo: il nuovo anno scolastico è ormai alle porte. A quanto pare con la didattica in presenza al 100%, per tutti gli studenti. Ma c’è una cosa che, come sempre, continuerà a differenziare gli alunni: il giorno della prima campanella. Ogni regione, infatti, durante la sospensione delle lezioni prima dell’estate ha pubblicato il proprio calendario scolastico, ovvero il documento contenente tutte le date fondamentali per i mesi di lezione, incluso il primo giorno di scuola. Così, come segnala il sito Skuola.net, non dappertutto le vacanze si concluderanno nello stesso momento. E se alcuni ragazzi torneranno sui banchi già all’inizio di settembre, altri potranno godersi l’estate fino alla fine.
Ritorno a scuola: il primo giorno regione per regione – I primi a rientrare in classe saranno gli studenti di Bolzano, il 6 settembre, data piuttosto distaccata dal resto delle regioni anche per via di un’organizzazione leggermente differente dei mesi di scuola da parte della provincia autonoma, che prevede delle pause più lunghe durante l’inverno.
A seguire, in contemporanea, riprenderanno gli alunni di Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, provincia autonoma di Trento, Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto e Lombardia: qui il ritorno in aula da calendario è previsto per lunedì 13 settembre.
In Sardegna le vacanze dureranno un giorno in più, con la prima campanella fissata per il 14 settembre. La mattina seguente, 15 settembre, sarà la volta di un altro gruppetto di regioni: Liguria, Campania, Marche, Molise e Toscana.
I penultimi a tornare in classe saranno i ragazzi del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia, il 16 settembre. Mentre a chiudere il contro-esodo ci penseranno gli studenti della Calabria e della Puglia, che potranno riposarsi fino a lunedì 20 settembre.
Ritorno a scuola 2021: in presenza per tutti gli studenti – Una cosa, invece, come detto dovrebbe accomunare quanti frequenteranno la scuola durante l’anno che sta per cominciare: il ritorno delle lezioni in presenza fin dal primo giorno. Questo, almeno, è ciò che prevede il piano del governo per il back to school 2021, anche se il ricorso alla Dad non è del tutto escluso. I presidenti delle Regioni e delle Province Autonome potranno, infatti, continuare a emettere provvedimenti di sospensione delle lezioni in presenza, ma esclusivamente nelle zone arancioni e rosse e solo in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità, per singole istituzioni scolastiche o per quelle presenti in specifiche aree territoriali, solo per il tempo strettamente necessario.
La presenza in classe, inoltre, sarà disciplinata da regole ben precise da osservare. Ad esempio, la mascherina in aula sarà obbligatoria per tutti a partire dai 6 anni di età, con possibili deroghe solo in caso di completamento del ciclo vaccinale. Anche il distanziamento di un metro tra gli studenti dovrà essere mantenuto e, qualora non fosse possibile rispettarlo, si manterranno le lezioni in presenza ma con l’obbligo di mascherina. infine, se per gli alunni non sarà necessario possedere il Green Pass per andare a scuola, i docenti e il personale scolastico dovranno esibirlo, pena sanzione e sospensione dall’incarico.