Democrazia ed educazione-di Almond Blossom

5 febbraio 2021 – RPscuola in questa apertura tanto spazio dedica a un evento internazionale, a cui vari articoli di questo numero si riallacciano, per quanto è importante: l’insediamento di Joseph R. Biden Jr. il 20 gennaio (link a Diario di scuola VI e a Scuola nel mondo). Non mi soffermo allora sulla cronaca di queste ore, sulla Dad, su niente che sia piccolo, ma voglio aprire lo sguardo dei nostri lettori a una cosa grande, un evento che ha dato al mondo intero una speranza. E l’ha data riaffermando prima di tutto la democrazia in America. Ci aveva avvisato Dewey che senza democrazia non c’è educazione possibile; con i fatti americani abbiamo compreso anche di più che senza educazione non c’è democrazia possibile.

L’educazione è alla base della possibilità per realizzare ognuno dei tasselli su cui si è piano piano svelato il sogno di Biden man mano che ascoltavamo; e Biden ce lo ha indicato mostrandoci insieme anche la strada per inseguirlo – e questa strada è che tutti, ognuno sappia portare questo sogno dentro di sé. Che ogni uomo sappia essere responsabile.

Questo è un discorso che richiama l’educazione come pilastro fondante di ogni nazione che sia veramente tale, che voglia essere giusta e che sappia costituire ciò che deve essere, la possibilità per ogni uomo di inseguire la propria felicità nel rispetto dell’altro.

Sono parole grandi quelle che abbiamo sentito, e provo in ordine sparso a recuperare quelle che mi hanno più colpito nell’ascoltarlo. 

Ho sentito la parola democrazia, appunto, subito affermata con forza, decisione e trepidazione insieme, richiamando ognuno a divenire consapevole di quanto sia insieme importante e fragile se non sappiamo difenderla anche dal basso. La democrazia vive se ognuno vi partecipa consapevolmente e responsabilmente.

Poi ho sentito la parola storia. Ognuno si porta dentro la propria storia e deve guardarla in faccia per comprenderla e superarla, nei suoi errori, nelle sue ingiustizie, nei suoi punti di forza, in tutto quello che ha costruito dentro di noi. Della storia americana vengono citati fatti gravissimi, dalla tratta degli schiavi ad altri che parlano di grandi sogni, come ‘We the people’ e come quello di Martin Luther King, ponendo un auspicio e una direzione, quella di ‘aggiustare’ per così dire il passato e di costruire il futuro nel nome di una nuova unità che sia fatta di diversità capaci di darsi ascolto, rispetto, aiuto.

Ho sentito la parola pace: non è necessario andare tutti d’accordo, ma in un mondo civile ogni disaccordo si esprime nel segno di una pacifica soluzione, nel segno del rispetto e della consapevolezza che siamo diversi, e tali dobbiamo rimanere.

Ho sentito la parola comprensione: siamo stati invitati ad ascoltare l’altro, a guardarlo, a dargli una mano, a comprendere che non sappiamo cosa ci porta il destino e che prima o poi noi stessi avremo bisogno di aiuto. Siamo stati invitati a metterci nei panni dell’altro, per capire. Per non giudicare, per accogliere e crescere insieme.

Ho sentito, tante volte, la parola unità, declinata come una parola dinamica, che vive di diversità e ha un cuore pulsante che la vede come una sorta di utopia in movimento verso una direzione bellissima, da portare, ognuno di noi, nel proprio cuore.

Ho sentito soprattutto che queste parole parlavano al popolo americano, ma hanno colpito il mondo intero avvolgendolo in una luminosa nuvola di speranza. Il presidente Biden ci ha ricordato dei nostri limiti, dei suoi limiti, lasciate che il mio cuore capisca quando i miei giorni sono terminati. Perché comprendere il senso del limite, oltre ad essere una esplicita frecciata a un pessimo comportamento politico, è anche essere a tutto tondo uomini – uomini che sanno che essere presidente, avere potere non ti rende migliore o più importante. Ti dà semplicemente un’occasione, quella di dare una mano perché il mondo possa tornare a sorridere ed essere migliore. 

Ho sentito che il potere non è in sé un fine, ma solo un mezzo per dare concretezza a un sogno. E per radicare, attraverso l’educazione, questo sogno nel mondo.

https://www.whitehouse.gov/briefing-room/speeches-remarks/2021/01/20/inaugural-address-by-president-joseph-r-biden-jr/

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